13 settembre 2022: E’ morto Godard

Leggere della perdita di un regista come Godard ci ha lasciato…senza respiro!

Sepppur è vero che il celebre regista della Nouvelle Vague aveva 91 anni, per noi fan era senza età!

Godard era stato uno dei fondatori della corrente della Nouvelle Vague, e uno dei registi che più ha influenzato il cinema francese. Oltre 150 le sue opere tra film e video e cortometraggi. 

Ma che cos’è la “Nouvelle Vague”? Tradotto letteralmente sarebbe “Nuova Onda”. Definizione che apparve per la prima volta sul settimanale francese l’ Express il 3 ottobre 1957 in un’inchiesta sui giovani francesi a firma di Francoise Giroud!

I primi registi a riconoscersi nel movimento sono François Truffaut, Jean-Luc Godard, Jacques Rivette, Claude Chabrol e Éric Rohmer – Tutti registi da conoscere, guardate i loro film!

La Nouvelle Vague è il primo movimento cinematografico a testimoniare in tempo reale l’immediatezza del divenire, la realtà in cui esso stesso prende vita.

I film sono spesso girati con mezzi di fortuna e raccontano la generazione di quel tempo nel modo più sincero possibile.

All’epoca fu molto criticato perchè non considerato una forma d’arte. Ma nel tempo è stato rivalutato fino a diventare una delle correnti più importanti del cinema stesso.

Lo scopo cinematografico della Nouvelle Vague era catturare “lo splendore del vero” parole di Godard. Infatti era un cinema senza alcun artificio che voleva solo catturare la realtà.

Jean- Luc Godard nel 2011 vinse l’Oscar alla carriera, meritatissimo. Una lunga carriera piena di opere che hanno cambiato la storia del cinema e sicuramente inspirato molti degli attuali registi, Bertolucci compreso.

Anche lui, come quasi tutti i regisiti, iniziò facendo cortometraggi tra il 1954 e il 1958 tra cui Une histoire d’eau, co-regia con François Truffaut (1958).

Nel 1960 fece il suo primo vero capolavoro “À bout de souffle” (Orso d’argento come miglior regista). Fino all’ultimo respiro. Ma sono assulutamente da guardare, se ancora non lo avete fatto, Questa è la mia vita (Leone d’argento 1962) ,Il disprezzo,Bande à part, Prénom Carmen (Leone d’oro 1983)

Premi e riconoscimenti a parte, è un regista che va assolutamente visto. Alcune piattaforme hanno i suoi film ma sono certa che anche qualche cinema arena proietterà di nuovo i suoi capolavori.

Noi abbiamo dedicato a lui il nostro piccolo blog di recensioni di cinema e serie tv. Ci è sempre piaciuto il suo cinema, il suo sguardo e il suo essere ribelle. Fino alla scelta della sua morte con il suicidio assistito. Ciao Godard!

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Le tre Serie Tv sul Bullismo

Che cos’è il bliismo? Il termine bullismo” indica e riassume in sé una vasta ed eterogenea serie di comportamenti di prevaricazione e sopraffazione, posti in essere da uno o più soggetti nei confronti di una persona individuata come bersaglio di violenze verbali e spesso anche fisiche.

Fortunatamente sono stata fatte tante seire su questo argomento per poter aiutare i ragazzi a superare i periodi in cui hanno subito, o subiscono, bllismo.

Nel mio blog parlo sempre e solo di serie tv o film che ho visto. Quindi partendo da questo presupposto ecco le tre serie tv sul bullismo che consiglio: Tredici, Elite e Airaewabi school girl.

TREDICI: serie tv su Netflix e Amazon. 4 stagioni. La protagonista Katherine Langford si trova nel difficile ruolo di Hannah Baker. Il focus della trama è su temi sensibili e controversi come la malattia mentale, lo stupro e il suicidio.

Una storia non convenzionale, coraggiosa e audace che racconta da vicino cosa può portare una persona ad essere vittima di bullismo.

Netflix ha applicato un cartello d’avviso all’inizio di ogni episodio della serie in cui si avvertiva il pubblico del contenuto esplicito della serie. Grazie alla serie sono state avviate numerose campagne per il supporto e l’assistenza alla salute mentale.

Una serie forte, dura ma che ti coinvolge…fino all’ultimo respiro.

ELITE: serie tv Netflix. Tre stagioni (per ora) Bullismo, omicidi, sesso, razzismo, criminalità. Élite apre una parentesi alla scoperta dei pensieri più intimi e sconvolgenti di una serie di adolescenti, appartenenti all’alta società di Madrid. COsa accade nelle scuole private dell’alta società tra adolescnti ricchi e viziati? E se non sei come loro?

Un trhiller avvincente, non solo per gli adolescenti. Adatta secondo in tarda adolescenza… per i ragazzi delle emdie è troppo forte!

Airaewabi school foto girl: serie tv Netflix. Prima stagione 2021. La serie affronta il difficile tema del bullismo e delal sua vendetta. Che succede se una vittima vessata per anni all’improvviso esce dal guscio e si vendica? L’istituto scolastico di AlRawabi è tutto rosa, ma la trama di certo non lo è! Una storia delle violenze in uan scuola femminile nel medio-oriente! ANche questa adatta in tarda adolescenza… per i ragazzi delle medie è troppo forte!

Ce ne sono molte altre come One Tree Hill dove il punto di vista è della vittima, Insatiable. sui disturbi alimentari,here’s nought so queer as folk sul bullismo nei confronti di un ragazzo omosessuale e molte altre che però devoa ncora vedere e quindi recensire.

MA quali sono le cause principali del bullismo? Prsicologi e sociologi ci spiegano che spesso sono riconducibili fattori individuali: temperamento, educazione impartita dai genitori,modo di affrotnare la vita…bisognerebbe lavorare molto di più sui bulli che sulle vittime. Non solo sul bullo individuale ma anche su tutto il gruppo classe.

I modelli educativi genitoriali hanno un ruolo fondamentale tra le possibili cause del bullismo sia che siano eccessivamente severi, sia che siano troppo permissivi.
Per saperne di più: https://www.stateofmind.it/2018/10/bullismo-cause-olweus/

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Quali serie vedere nell’estate 2021

L’estate è bello uscire è vero! Ma a volte nelle ore calde se si abita in città è anche bello chiudersi con l’aria condizionata (o il ventilatore) e godersi una bella serie tv sorseggiando qualcosa di fresco. Quali serie vedere in nell’ 2021?

L’elenco che scriverò seguirà principlamente i miei gusti sia chiaro!

Quest’estate 2021 sono finalmente uscite

Atypical – stagione 4: sempre un grande capolavoro! Una serie tv che io adoro! Ci ritroviamo nella vita adulta di Sam Gardner, il giovane protagonista autistico interpretato da un eccezionale Keir Gilchrist. Questa serie, creata da Robia Rashid, tocca davvero il cuore. Emoziona e coinvolge. Imperdibile.

Virgin River – stagione 3: La terza stagione di Virgin River, la serie romantica con Martin Henderson e Alexandra Breckenridge non ci risparmierà certo emozioni. Jack e Mel sono sicuramente una bella coppia…e come tale avranno diversi ostacoli! A tratti questa serie si trasforma in una soap opera e la recitazione deglia ttori non sempre coinvince… ma allo stesso tempo la storia d’amore ti prende e ti tiene incollato!

Summertime – Stagione 2: L’estate di Netflix non può che essere inaugurata dalla seconda stagione di Summertime, il teen drama italiano ambientato sull’assolata riviera romagnola. La forza di questa serie sono le scenografie chiaramente anni 70 seppure la storia è contemporanea cont anto di smartphon. Summer è il nome della protagonista. Buffo eh, come le dicono tutti. I genitori l’hanno chiamata come un titolo di una canzone…il tema principale affrontato da questa serie tv è “cosa significa crescere”. Altro elemento forte è la colonna sonora…impossibile non cantare!

Elite – Stagione 4: Tornano i liceali più trasgressivi, ribelli e vittime sempre di qualche giallo!la scuola di Las Encinas sarà il teatro di una tragedia, l’ennesima. Lo capiamo fin dalla prima scena. Come usa fare Elite! Ci sono diversi nuovi personaggi interessanti e als toria continua ad essere coinvolgente…

Lupin – Stagione 1B: Dopo una prima stagione esilerante che ci ha sorpreso eravamo tutti, o almeno io, in attesa del seguito…e a giugno è uscito! % nuovi episodi con il bravissimo ( e notevole!) Omar Sy nei panni di Assane Diop.Nella seconda metà di stagione il protagonista deve portare a termine la missione più difficile della sua vita: salvare suo figlio…la seconda aprte delals erie regge benisismo il confronto con la prima. Qundi se vi è piaciuta la prima aprte è da vedere!

Special – Stagione 2: vi è piaciuta la prima stagione? allora vi paicerà anche la seconda! Nella seconda stagione il protagonista interpretato da Ryan O’Connell, un ragazzo omosessuale con una lieve paralisi cerebrale, cercherà di affrontare nuove sfide: trovare definitivamente il proprio posto del mondo e lasciarsi andare all’amore. Finalmente uscito da casa di mamma, imapra a vivere da solo e a risolvere da solo i suoi problemi. Una serie veramente originale e brillante.

Master of None – Stagione 3: Ti sono piaciute le prime due stagioni? bene questa è completamente diversa, spiazzante! Vi ricordate l’amica di Dev, denise? bene sarà l’assoluta protaginista. Una storia d’amore e non solo. E’ da vedere perchè raramente uans erie tv cambia il focus in questo modo. In aprte delude perchp ci si aspetta l’ironia di Dev, dall’altra s enon paragonata alle altre stagioni am vista come una serie a parte è davvero molto bella e conserca lo stesso lo stile di Aziz Ansari

Il metodo Kominsky – Stagione 3: Purtroppo pare sia l’ultima stagione! Inizia con un funerale…inaspettato! Cambia il focus centrale e vediamo il protagonista Sandy (Michael Douglas) alle prese con la sua ex moglie. Ho preferito le prime due stagino, ma volevo vedere come andava a finire!

E ora sono lì che cerco le nuove stagioni e aspetto le notifiche da Netflix, prime video, disney plus e chi più ne ha più ne metta per poter vedere altre serie tv, di cui non mi stancherò mai!

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Serie 2021 che mi sono piaciute (da gennaio a Giugno)

Da gennaio a giungo 2021 ho già visto molte serie Tv. Condivido con voi solo quelle che mi sono piaciute di più e che vale la pena vedere:

“Shtisel” la serie israeliana creata da Ori Elon e Yehonatan Indursky e ambientata nel quartiere di Geula a Gerusalemme popolato da una maggioranza di ebrei ultraortodossi, la cui terza stagione è sbarcata il 25 marzo 2021 su Netflix. Perchè è da vedere? I personaggi sono tratteggiati in maniera precisissima eppure discreta. Mentee la guardiamo ci infastidiamo, talvolta non capiamo, proviamo tenerezza, rabbia, ci commuoviamo. Inizialmente mi è mancato un po’ di ironia ma sorpresa delle sorprese arriva nelal terza stagione, a mio avviso al migliore. E poi come non innamorarsi del belloccio Akiva?!

Akiva

Quasi perfetta su Netflix. Grazie al nostro DNA è possibile trovare l’anima gemella. L’amore è questione di scienza. Questo l’idea di questa storia ambientata in un futuro prossimo. Protagonista Rebecca una donna fredda, disposta a tutto per raggiungere il suo obiettivo. Perfetta nel suo look. Praticamente impossibile stare dalla sua parte. Attori bravi, ma una sceneggiatura che non mi ha convinto affatto. Questa serie mi ha lasciata distante e ho trovato il giallo davvero poco interessante. E poi faccio fatica a credere che il vero amore sia una questione di genetica…eppure consiglio di vederla perchè a suo modo riesce a tenerti attaccato…vuoi scoprire come finisce!

Che fine ha fatto Sara? In ogni famiglia c’è un mostro. Cosa si nasconde dietro sorrisi e abbracci? Questo è il nodo del nuovo thriller messicano di Netflix. La serie mixa le atmosfere del crime con quelle della soap opera e non sempre lo fa bene. La parte di intrighi, il giallo, funziona ti tiene incollato; la parte “soap opera” l’ho trovata un po’ noiosa. Sono però curiosa di vedere la seconda stagione.

Disney+ Wandavision una serie folle! Mentre la vedo penso: ma come gli è venuto a questi della Marvel di scrivere una storia così (in senso positivo). Non tutto è ciò che sembra…mi mancano le base della marvel con tutti i suoi riferimenti per capirla fino in fondo, ma agli appassionati del genere supereroi penso piacerà molto. Perfetta anche per i bambini!

Torna Shamless (senza vergonga) con la sgangherata ma irresistibile famiglia Gallagher. Stiamo all’11esima edizione e purtoppo sembra sia l’ultima! Shameless è una serie comedy curata da John Wells. Non l’avete mai sentita? andate subito a vederla. Lontana dalla famiglia Pearsons di This is us ma altrettanto coinvolgente. Shameless racconta le vicende dei Gallagher, una famiglia poverissima di Chicago che vive nel South Side. La serie gira attorno alla figura di Frank, un padre che, dopo essere stato lasciato da una moglie affetta da bipolarismo,si è ritrovato con 6 figli, nessuna voglia di crescerli e tanto meno di lavorare. Il peggior padre possibile seppure mai violento con loro, quanto meno fisicamente. Frank è un padre alcolizzato con gravi problemi di tossicodipendenza che ha obblogato i suoi figli a crescere da soli. Ad arrangiarsi come potevano. Ma la cosa peggiore è che è proprio Frank a rubare i loro risparmi. Si potrebbe definire “un accollo”. Una di quelel eprsone sempre da mantenere e che non si prende mai cura degli altri. Fiona, la figlia maggiore fin dai 10 anni si prende cura di tutto. Dei fratelli, della casa. Ma non è un’adulta e fa molti sbagli. Ogni fratello ha i suoi problemi e i suoi limiti. Entri in questa famiglia piena di problemi e soffri con loro.

Quando guardi questa serie speri sempre che Frank tiri fuori il lato milgiore di sè, ma niente. E’ un vero buono a nulla!

Ho citato This is us di cui in Italia sta per uscire la 5 stagione (trovi al recensione completa sul mio blog) Una serie capolavoro senza dubbio. Sembra che la sesta sarà l’ultima.

The serpent, una serie crime su Netflix! Decisamente per stomaci forti! Ripercorre la lunga “carriera” del truffatore e pluriomicida francese di origini indo-vietnamite, Charles Sobhraj, noto come bikini killer. Soprannominato anche “il serpente” per la straordinaria capacità di raggirare le sue vittime e di sfuggire ai controlli e alle autorità, l’uomo uccise presumibilmente una dozzina di turisti occidentali sul sentiero hippie del continente asiatico. Tutte le vicende narrate si basano su fatti realmente accaduti, ma i dialoghi sono fittizi. Bravissimi glia totori, il montaggio…ma la notte si fanno gli incubi!

Veleno la nuova serie prime video (trovi la recensione completa sul mio blog). E’ una docu-serie tv ispirata al libro e al podcast omonimi del giornalista ed ex Iena Pablo Trincia. Nello specifico, Veleno è un’inchiesta su uno dei casi di cronaca più agghiaccianti avvenuti in Italia alla fine degli anni ’90, e tornato alla ribalta per il lavoro di ricostruzione fatto da Trincia ma anche per il “caso Bibbiano”, scoppiato nel 2019. Durissima da vedere.

Presto farà un nuovo articolo sulle serie tv da non perdere nei prossimi mesi…seguimi!

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This is us una serie da non perdere!

“This Is Us” è una serie televisiva americana lanciata nel 2016 su Amazon Prime, la cui quinta stagione sarà pubblicata in Italia nel 2021.

This is us è la serie delle serie. Perfetta oserei dire, o almeno lo è per me!

This is us è un family che narra le vicende della famiglia Pearson. Una famiglia molto unita ma che deve convivere con fantasmi del passato, problemi economici, scelte di vita difficili da fare in continuo.

Da subito è chiaro che all’interno della famiglia ognuno ha un ruolo e un relativo compito, che si è dato da solo a causa o per merito del suo carattere.

Kate vorrebbe tanto essere come la mamma Rebecca. Entrambe hanno un grande bisogno di essere amate,

ascoltate, incoraggiate. Kate però sembra essere più fragile ed insicura. Il suo peso purtroppo non la aiuta. Sia Kate che Rebecca hanno uno spiccato lato artistico: sognano di fare le cantanti. Non sempre si capiscono. Forse proprio perchè hanno un carattere troppo simile…e poi quando Kate entra in depressione, sono dolori! Giusto il fantastico Toby, incontrato per caso alle riunioni per chi ha problemi alimentari, riesce a sostenerla. La sua ironia riesce sempre a far sdramamtizzare Kate, fin quando Toby non esagera e diviene “fuori luogo”. Ma capita di rado, lui è un tranquillo, uno di quelli che sanno mediare. Seppure si sente un po’ soffocato dai “grandi tre” fratelli Pearson. Come dargli torto?

Rebecca è una mamma perfetta. Ascolta i suoi figli, li segue e mostra a tratti segni di stanchezza nei loro confronti. E’ vera, reale. Ha un meraviglioso rapporto con il marito Jack. Si amano alla follia. Ma anche qui, per fortuna, non abbiamo la storia d’amore stereotipata, ma vediamo gli alti e i bassi, i momenti difficili da affrontare insieme e poi il doloroso lutto per finire la sua malattia…

Jack è un super padre,attento, amorevole. Stima i suoi figli e cerca di dare il massimo. La sua più grande paura è quella di assomigliare a suo padre, un uomo rude e violento. Ha un buon rapporto con il fratello ma come vedremo nelle varie stagioni purtroppo è un rapporto che si perderà col tempo. Cresciuto in una famiglia disfunzionale, farà di tutto per crearne una nel segno dell’amore e del rispetto.

Ed ecco i due uomini della serie Kevin e Randal. Kevin è un eterno giocherellone,cambia ragazza con estrema facilità, sogna di diventare attore e studia per questo fino a riuscirci. Randal è preciso,posato, affidabile e responsabile verso se stesso ma sopratutto verso tutti i membri della sua famiglia. Ama da sempre la sua Beth e come dargli torto! Quando però Randal si carica di responsabilità soffre di attacchi di panico fino a dover chiedere aiuto. Kate, Kavin e Randal sono tre gemelli diversi. Nel senso che hanno veramente caratteri diversi e i personaggi sono sempre coerenti in tutte le stagioni.

This is us inizia con una scena indimenticabile: Kate sta per partorire tre gemelli (il monologo del dottore è talmente emozionante che l’ho visto più volte) ma ne nasceranno solo due. Ma ecco che dal dramma nasce un’opportunità e sarà proprio Jack a cogliere l’attimo. In quell’istante un bambino è stato appena abbandonato davanti alla caserma dei pompieri e portato in ospedale. Ecco il loro terzo gemello Randal. E’ perfetto. Nato lo stesso giorno degli altri due solo che è nero. Alla famiglia Pearson poco importa, ma sarà Randal a vivere tutto questo come un problema. Noi stessi spettatori ci accorgiamo che Randal ha ragione, solo quando è Randal stesso a dircelo! Una doccia gelata!

This is us è così è una seire che ti fa rilfettere di continuo. Che da uno sfortunatamente…nasce sempre un fortunatamente…per così dire. E questo regala un gran sollievo, dopo aver pianto tante lacrime… (una raccomandazione iniziate a vedere questa serie sempre muniti di fazzoletti!!!).

Questa è decisamente una famiglia resiliente! La salute e la resilienza di una famiglia, nel suo insieme, spesso dipendono da quanto sono in grado di affrontare questi ostacoli e queste sfide sia “normali” che inaspettati. Le famiglie resilienti non sono quelle che non hanno problemi, ma quelle che trasformano quei problemi in opportunità di crescita. Questo sono i Pearson!

Tantissimi i temi affrontati da This is us: la dipendenza, il body shaming, l’adozione, l’omosessualità.

Tutti con un tocco di delicatezza incredibile!

This is us ha il valore aggiunto di mostrarci ed esplorare il buono, il cattivo e tutto ciò che c’è nel mezzo delle nostre vite

This is us terminerà con la sesta stagione, si dice che avrà un gran bel finale. Ma sapere che ci sarà un finale mi fa già soffrire…una serie così per me sarebbe potuta andare avanti ancora per molto…infondo lo ha detto anche l’attore stesso che interpreta Kevin:-)

Vediamo a qualche informazione più tecnica: Ch è l’ideatore di questa meravigliosa serie tv? Dan Fogelman

Dan Inizia la sua carriera come sceneggiatore per i film Pixar come Cars, Rapunzel. Nel 2013 scrive la sceneggiatura di “Parto con mamma”commedia on the road interpretata da Barbra Streisand e Seth Rogen (da vedere assolutamente). Da qui non ha più smesso di scrivere, per fortuna! Un grande talento!

Che dire degli attori?

Iniziamo da Jack interpretato da Milo Ventimiglia. Un curriculum incredibile. Ha lavorato per importanti registi di cinema e Tv ha avuto diverse nomination ai golden globe. Una ttore che piace moltissimo a tutti, sopratutto alle donne diciamolo!

Rebecca interpretata dalla bravissima Amanda Leigh Moore, detta Mandy. Ha avuto il suo debutto cinematografico nel 2001 con Il dottor Dolittle 2 e Pretty Princess al fianco di Anne Hathaway e da subito si è fatta notare!

Randal è interpretato da Sterling Kelby Brown. È noto principalmente per aver partecipato alle serie televisive American Crime Story e This Is Us, vincendo per entrambe due Premi Emmy e un Golden Globe per la seconda. Ogni volta che Randal apre bocca è impossibile non emozionarsi! Un attore grandioso!

Christine Michelle Metz, detta Chrissy è la fantastica Kate. Divenuta popolare per il ruolo marginale di Barbara/Ima Wiggles in American Horror Story: Freak Show, ma è con This Is us che viene premiata

due candidature ai Golden Globe e una al Premio Emmy. Il suo personaggio ci entra nel cuore.

Justin Scott Hartley interpreta Kevin anche lui con una filmografia sterminata! Se amate questo attore sappiate che nel 2019 è uscita uans erie tv con lui: Jane the virgin che si basa su una famosa telenovela Venezuelana. (Io ancora non l’ho vista)

Ma this is us è un capolavoro assoluto non solo per la sceneggiatura e la scelta degli attori protagonisti, non protagonisti e di puntata ma anche per il suo montaggio. Infatti al serie è narrata su più piani narrativi: Passato, presente e futuro.

Quesat serie è sepeciale perchè “This is us” sorprendere lo spettatore , raccontando la bellezza delle piccole cose nella loro semplicità.

This is us come giustamente dice il titolo parla di noi!

Gira voce che presto arriverà un This is us tutto italiano…come sarà? Lo vedremo:-)

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Veleno: una docuserie da non perdere!

Veleno è la nuova docuserie proposta da amzon prime https://fb.watch/5MwFcJyef2/

La docuserie è ispirata al podcast veleno ma aggiunge anche nuove informazioni…

Cosa ne pensano i bambini diventati ormai adulti? ma sopratutto i bambini mentono? è peggio un fatto accaduto o un fatto che credi che sia accaduto?

Iniziamo dall’inizio: Tra il 1997 e il 1998 la cronaca italiana raccontava la terribile storia con il nome di “I Diavoli della Bassa modenese“. Impossibile non saperne nulla. Se ne parò a lungo. Una tremenda storia di pedofilia nelel famiglie. La denuncia di questi fatti sconvolgenti partì dal piccolo Dario ma fu poi avvallata da numerosi altri suoi coetanei (16 in totale). Prima una condanna per tutti. Poi caddero tutte le accuse.

Nel 2017 Pablo Trincia e la sua collaboratrice Alessia Rafanelli fecero uscire Veleno in forma di Podcast e questo fece di nuovo aprlare di quella terribile vicenda.

La docuserie mostra i due punti di vista: Quella dei bambini, orami adulti, vittime di tutta questa vicenda e quella dei genitori a cui furono sottratti i figli che si sono da sempre dichairati innocenti.

Ma qual è la verità? Dalla docuserie emerge chiaramente che parte dei racconti dei bambini erano sicuramente stati suggeriti dagli piscologi e dai servizi sociali : orge, feste in maschera con uonini mascherati da diavolo e demini, da lupi cattivi e leoni, sangue da bere e bambini uccisi, nulla di questo fu provato per cui considerato di fantasia. Indotta. MA alcune vittime ancora oggi sostengono di aver subito abusi, mentre altre che era stato tutto suggerito dagli adulti.

La docuserie Veleno ti trascina in questo racconto in cui ti senti che hai bisogno di capire quale sia la verità e questo ti tiene incolalto. E’ duro da vedere, da ascoltare. Si piaange, ci si arrabbia.

Il bellissimo montaggio aiuta a seguire il racconto. Il alvoro accurato che fecero Pablo Trica e Alessia Rafanelli, i loro dubbi, la paura di proseguire e il coraggio di farlo di aiutano a capire melgio il lavoro del giornalista. Quello sul campo. Quello vero!

La cosa che di sicuro colpisce di più ina ssoluto è vedere i volti di quei bambini, che nel podcast erano solo voci.

Una vicenda assurda e terrificante. Rimane impresso Dario, ormai adulto, che dice “sono cresciuto credendo di avere ucciso dei bambini, è un peso enrorme, ma è successo?

Una docuserie importante assolutamente da vedere!

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Haters: chi sono? Anche nel cinema se ne parla!

La serie della sceneggiatrice Antonella Cecora è stata riconosciuta la più meritevole tra quelle presentate al bando del Ministero della Cultura per la scrittura di opere televisive e web di lungometraggio. Ora la sceneggiatrice sta selezionando una casa di produzione. Noi di fino all’ultimo fotogramma siamo felici di raccontare il progetto di una nuova autrice del cinema italiano. Una ragazza che ha posto sempre l’attenzione su tematiche sociali nei suoi precedenti lavori come “I Giovani al CineComando” documentario d’inchiesta che ha esordito nel 2010 come primo documentario online gratuito per tutti sulla paittaforma della festa del cinema di Roma.

Diciamo subito che la webserie Haters è risultata la prima nella graduatoria del bando del MIBAC per la scrittura di opere televisive e web di lungometraggio. La commissione ministeriale ha riconosciuto al progetto della sceneggiatrice Antonella Cecora un punteggio molto alto, ritenendolo di grande qualità ed originalità.

“Non mi aspettavo di essere ammessa al contributo e tanto meno di arrivare al primo posto – commenta la sceneggiatrice – ma evidentemente l’impegno messo nella creazione della serie e la conoscenza dei meccanismi del web hanno dato i loro frutti”.

Caratteristica vincente del progetto è stata anche la sua internazionalità. “Il problema degli haters – sottolinea Antonella Cecora – è trasversale e riguarda tutti. Le tematiche affrontate in ogni episodio sono internazionali e non locali. La questione dell’odio online purtroppo unisce tutti i paesi dove la tecnologia è di massa”.

Pur essendo un’opera di finzione, Haters affonda le sue radici nella realtà di tutti i giorni. “Ogni episodio tratterà un argomento basandosi sempre su un’intervista a un testimone reale – sottolinea la sceneggiatrice – Il primo episodio, per esempio, è liberamente ispirato alla vicenda di una disabile molto attiva sui social, presa di mira proprio per questo”.

La serie è composta da 8 episodi della durata di 8 minuti ciascuno. Ma il numero 8 ritorna anche nel titolo: la pronuncia della parola “haters”, infatti ricorda quella del numero otto, eight in inglese.

Ma di cosa parla Haters?

I social sono pieni di gente che critica . Chi sono? Sono gli haters ovvero gli “odiatori”. Spesso nascosti sotto nickname improbabili. Con i loro commenti deridono, offendono e umiliano una persona che decidono di prendere di mira. Perché a volte è più semplice demolire gli altri che cercare di migliorarsi. “Haters” è una serie antologica e in ogni episodio verrà raccontata la storia (ispirata a fatti reali o di invenzione) di una vittima di odio online e di come ha saputo reagire per risolvere la sua situazione.

Haters racconta in modo semplice, adatto al web, chi sono gli haters e come comportarsi una volta divenuti loro vittime. Come trasformare un’esperienza terribile in un’opportunità. Di sicuro cadere è normale ma rialzarsi è l’importante!

Abbiamo chiesto ad Antonella di raccontarci di più sulla sua idea di regia per questa serie web:

“Haters- 8rs”, sarà raccontata nella sua semplicità, con una ripresa rapida come il montaggio, ed un aiuto grafico che renderà la serie moderna e social, aiuterà le vittime di questo terribile nuovo fenomeno a non sentirsi più sole, vittime di episodi che potremmo definire “folli” e pericolosi.

“Questo serie web ha l’obiettivo di fornire strumenti concreti per le vittime di odio online – precisa la sceneggiatrice – ed è questo il motivo per cui questa storia va raccontata. Le vittime della serie Haters riescono sempre a trovare la soluzione per uscirne. Il tema centrale della serie web è come liberarsi dalla morsa degli odiatori del web”. Non solo intrattenimento, quindi, ma anche un aiuto concreto e uno scopo educativo rappresentano il fine ultimo della fiction.

Noi di Fino all’ultimo fotogramma crediamo molto nei nuovi autori e speriamo davvero che presto si realizzi questo importante progetto, aiuterebbe tutti noi ad essere più consapevoli davanti ai social network!

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Favolacce: non mi ha convinto!

In questi giorni è uscito il nuovo film dei Fratelli D’innocenzo.

Dopo la loro opera prima “La terra dell’abbastanza” un nuovo film nudo e crudo, già il titolo rende l’idea, dei fratelli registi che hanno appassionato la giuria di Berlino vincendo il Leone d’oro come miglior sceneggiatura.

Ci troviamo “di nuovo ” nella periferia romana di Spinaceto. Villini monofamiliari con piccoli giardini. Isolato all’apparenza ma dove ognuno sa tutto dell’altro.

Già dalle prime immagini capiamo l’atmosfera. Grigia e pesante. Adulti che non comprendono i bambini. Adulti invidiosi degli altri adulti. Adulti disturbati. Patologici. Violenti. E i bambini? Beh ne soffrono. Chiusi in loro stessi. Subiscono.

E poi una ragazzina che resta incinta. Sboccata, poco attraente. Non ci si affeziona, non si entra in empatia con lei perché è antipatica. Lo sono un po’ tutti in favolacce.

I registi decidono, per irritare ancora di più lo spettatore, di rendere l’audio poco fruibile come per dire che non importano le parole ma i fatti, le espressioni e le emozioni soprattutto di ira e invidia. In pratica sia entra male!

Non è un errore che non si senta bene è una chiara scelta.

Una bella regia. Inquadrature ricercate e pensate.

Gli attori? Una recitazione sovraccarica. Sempre una scelta registica. Bravi ma…un po’ monocorde. Dall’altra parte c’è la recitazione sottotono dei bambini. Poche battute tra i denti. Sguardi bassi. Tante paure e tanto silenzio.

Con il loro primo film era chiaro il loro lato istintivo e con questo si sono avvicinati molto al noir. Brutte storie potrebbe intitolarsi favolacce. Brutti adulti. Brutto finale.

Il finale è d’impatto. Una scelta finale troppo facile. Ma di sicuro non si può non restare a bocca aperta.

Il punto è come ci siamo arrivati a quel finale? Non mi è sembrato ci fosse un percorso chiaro in sceneggiatura.

Per non parlare di alcuni dettagli buttati li: ad esempio le bombe costruire come degli esperti da ragazzini..

Ho apprezzato molto la loro regia, ma sulla sceneggiatura ho molti dubbi. Forse volevano seguire il loro maestro Garrone, ma sono ancora lontani.

Di sicuro hanno definito un loro stile e questa è una bella qualità che pochi emergenti hanno. Ma se consiglio il film? Così e così. Da vedere ma senza aspettarsi troppo!

Siamo sicuramente contneuti che almeno ci siano dei registi trent’anni in Italia..sempre più rari. Avanti ai giovani. Bello vedere queste sperimentazioni.

In attesta del loro terzo film…

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Vis a Vis: una serie spagnola da vedere!

Nel 2015 nella tv spagnola andò in Spagna Vis a Vis, oggi finalmente a disposizione su Netflix!

Il richiamo a Orange is the New Black è chiaro, esplicito, ma l’obiettivo è leggermente diverso. Stavolta siamo di fronte ad un thriller!

Macarena, bella e bionda si ritrova improvvisamente in carcere accusata ingiustamente.

Dovrà sopravvivere tra violenze di ogni tipo. Per ben 7 anni!

La cattiva è Zulema, un personaggio subdolo senza morale, una detenuta che detta legge fuori e dentro il carcere di Cruz del Sur. Lei sarà al centro del thriller in cui sarà coinvolta, suo malgrado, anche Macarena.

Qual è il punto forte di questa serie? La suspense. Ti tiene lì, nonostante ogni episodio duri un’ora…vuoi sapere come va avanti…è difficile staccarsi. Piano piano diventa avvincente. Forse le prigioniere sono tutte troppo pulite rispetto alla realtà ma sono comunque delle brave attrici.

Ogni personaggio ha al sua caratteristica e i suoi problemi,anche  se rispetto ad Orange is the new black qui fanno più da sfondo al duello Macarena/Zulema. Questo sicuramente un peccato!

Un’altra serie spagnola, insieme alla Casa di carta che ha fatto centro!

Netflix ha pensato bene di mettere nell’icona la foto di una delle detenute che nella serie Tv La Casa di Carta era Nairobi. Non penso sia un caso. Ci mancava Nairobi. Quindi un ruolo diverso, ma nemmeno troppo.

Può essere criticata perché una serie stile soap opera, cosa che si dice spesso delle serie spagnole. Io invece apprezzo il genere. Se voglio vedere qualcosa di più reale, seguo i documentari. Sui carceri ce ne sono di molti interessanti!

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Serie tv che ho visto in quarantena

Quando improvvisamente ti ritrovi chiusa in casa da sola per un mese puoi decidere di guardare il cielo dalla finestra o di guardare serie tv. Ho scelto la seconda!Non ho figli e in questo momento non devo andare a lavoro. Quindi dopo che ho pulito e ripulito casa, che ho cucinato qualunque cosa e surgelato tutto, perché sempre una sola sono ed ecco che è arrivato il momento delle serie tv!

Cosa mi guardo durante la quarantena?

Ho inizato con la quarta stagione della “Casa di Carta”. Avevo letto diverse critiche. Pesanti critiche. Questa nuova stagione è stata persino considerata il decadimento della serie. Io della casa di carta ho un’altra idea.

Innanzitutto La Casa di Carta è un fumettone, pieno di ritmo e di adrenalina e non un film d’autore. E’ come andare sulle montagne russe e a tratti trattenere il fiato. La casa di carta ti fa tifare per dei…ladri! Stai con loro. Non a caso a carnevale, negli ultimi anni, abbiamo visto diverse maschere ispirate a loro.

Detto ciò. L’ultima stagione  resta abbastanza fedele alle altre. Qualche momento di troppo, da telenovela di sicuro. Ma resta la casa di carta. E’ una di quelle serie che o ami oppure odi. Non puoi stare in mezzo. Ormai si sa non è tutto credibile e nemmeno tutto riuscito. Ma resti li a guardarla per capire cosa accade.

Poi mi sono vista la nuova stagione di Elite. La quarta. Sempre su Netflix. E’ una serie a cui piano piano ti affezioni, senza che tu te ne accorga. Ti senti parte di quel gruppo di ragazzi, apparentemente solo viziati e ricchi ma poi ognuno con le sue debolezze e con il suo mondo. Una bella serie! Sembra non sia finita…

Ho poi deciso di buttarmi su una mini serie Madame J.C Wolker. Una sorpresa. La serie ci porta a ripercorrere le tappe fondamentali della carriera e della vita di Sarah Breedlove (interpretata da Octavia Spencer). La storia di un’imprenditrice,  statunitense considerata la prima donna americana diventata milionaria in poco tempo con il suo prodotto per i capelli e il pettine a caldo. Una miniserie appassionante, difficile non guardarla tutta d’un fiato. Tifi per lei, a tratti ti senti lei. La forza di credere in sé stessi e nelle proprie idee, partire da zero e costruire un impero contro le avversità della vita.

Tra le novità di Netflix ho trovato Unorthodox è una miniserie televisiva creata da Anna Winger e Alexa Karolinski, basata sull’autobiografia del 2012 di Deborah Feldman Ex ortodossa.  Una giovane 19 enne che cerca di sfuggire dalla sua comunità hassidica Satmar composta da ebrei ultraortodoss e dal suo matrimonio dopo un anno!

Esty si sente da sempre diversa. Fatica a seguire le regole della sua comunità. Da bambina è stata allontanata dalla madre, una donna libera che ha scelto divivere con la sua compagnia a Berlino. Cresicuta con la nonna e la zia, rigide e piene di regole.

Una serie femminista? Non direi. E’ la storia di una giovane donna che prende consapevolezza che la vita è la sua e che conta solo uan cosa: essere felici.

Esty ha anche un talento musicale nascosto. Nella sua comunità le donne non possono cantare nè suonare in pubblico. Esty scappa, e tu stai con lei.

Piccola, fragile, rapata. Staia ccanto a lei, tifi per lei.

E quando la serie finisce…ti manca…

Queste serie ve le consiglio proprio tutte!

#iorestoacasa e mi godo le serie tv e i film e tu?

 

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